sabato 15 agosto 2015

Crisi economica: anche il settore dei trasporti ne risente


Nonostante, negli ultimi tempi molti economisti abbiano previsto una imminente ripresa economica delle numerose ditte che si trovano in difficoltà a causa della crisi, una recente ricerca condotta dalla Confcommercio mette in risalto la sfiducia, che le aziende del settore dei trasporti presentano in relazione al rilancio economico dell'Italia. Infatti, dai dati rilevati emerge che ben sei aziende su dieci che lavorano nell'ambito dei trasporti ritengono la propria condizione economica peggiore rispetto al passato e quindi non considerano il settore in ripresa. Addirittura, circa la metà delle imprese intervistate ha rilevato una contrazione dei propri guadagni, una riduzione del numero degli impiegati (nell'ultimo semestre rispetto al precedente), una maggiore lentezza nei pagamenti, e un aggravio del costo dei servizi erogati dalle banche. Inoltre, circa il 25% rileva una diminuzione del numero dei veicoli disponibili rispetto all'anno precedente, mentre più della metà evidenzia uno stallo dei prezzi applicati alla clientela (e prevede che la situazione con cambierà a breve), per finire il 27% ritiene che si avrà un peggioramento della situazione nel prossimo semestre (solo il 9% prevede un possibile miglioramento) e addirittura circa il 60% delle aziende di autotrasporto interpellate ritiene la condizione economica generale del nostro paese è peggiorata.

Purtroppo, le previsioni pessimistiche non terminano qui, perchè le ultime indagini effettuate hanno evidenziato anche un peggioramento della sicurezza, con un notevole incremento dei furti. Basti pensare che circa sei titolari di imprese di trasporto su cento hanno subito rapine o minacce e nove su cento hanno affermato di essere venuti a conoscenza di altre aziende che hanno subito avvertimenti e ricatti. Gli atti intimidatori si concretizzano principalmente con ricatti psicologici o danni alle cose. Buona parte degli imprenditori soggetti a questo tipo di atti intimidatori si sottomettono consegnando merce o denaro. Altrettanti cercano di affrontare la situazione munendosi di sistemi di sorveglianza e di impianti di allarme all'avanguardia, oppure ricorrono alla stipulazione di assicurazioni o addirittura a società di vigilanza privata. Più della metà delle imprese di trasporto interpellate (come la t&ti cargo line srl) ritengono che le misure da attuare più urgentemente per contenere il fenomeno sono rappresentate da una maggiore prontezza delle forze dell'ordine e da condanne più severe per i criminali catturati, perchè attualmente questi misure sono molto carenti.

Inoltre, basterebbe applicare diligentemente il protocollo di legalità siglato a suo tempo dal ministro dell'interno Maroni e che riguardava proprio la criminalità nel settore dei trasporti. Infatti, solo attuando i giusti controlli sarà possibile garantire il rispetto delle regole, combattendo in maniera adeguata la malavita organizzata e ogni forma di atto criminoso.

Nessun commento: