giovedì 19 febbraio 2015

FABRIZIO ZANOTTI: DIECI DITA è il suo singolo che ha fatto da colonna sonora a un Guinness dei Primati



L’idea ritmica del brano ricalca una pedalata irriverente, schietta, gioiosa, come quella affrontata da Paola Gianotti che con la sua impresa KEEP BRAVE il 30 novembre 2014 ha stabilito il nuovo Guinness dei primati facendo il giro del mondo in bici!

«Nei primi mesi del 2014, mi trovo con una mia amica che mi racconta l’ennesima storia di fallimento lavorativo. Anche lei aveva dovuto chiudere la sua società per via della crisi. Qualcosa nei suoi occhi e nelle sue parole però, era molto diverso, mi dice che ha deciso di sfidarsi in un’impresa pazza e gigantesca: fare il giro del mondo in bicicletta. Un modo per rilanciare che apparentemente non ha connessioni col lavoro, ma in fondo alla pancia so che non è così. Sfidarsi in qualcosa di enorme proprio quando ci si sente piccoli è decidere di avere un futuro, anzi, di andare a prenderselo, il proprio futuro. Niente lamentele, né rimpianti, solo organizzarsi e prepararsi a partire. Quell’amica è Paola Gianotti che il 30 novembre ha vinto la sua sfida e il Guinness dei Primati pedalando 29.430 km in 144 giorni e 25 paesi.
Prima dei racconti di Paola stavo lavorando ai brani del nuovo album, ma questa storia mi ha talmente rapito che non ho più saputo scrivere altro. La prima bozza di “Dieci dita” è nata a marzo, volevo un ritmo incalzante, che non molla mai, così come lo slogan che lei spesso mi ripeteva quando ci vedevamo: “Keep brave”. M’immagino i piedi che come due stantuffi di una locomotiva spingono in fondo a quei 215 km ogni giorno. E alla fine sono anch’io lì sopra, la sua bicicletta è diventata un tandem e nasce anche un videoclip “al brucio”, proprio prima che lei parta.

Durante il suo viaggio accadono molte cose, che se prima erano solo parte di un gioco poetico della canzone, ora invece sono diventate realtà. Innanzitutto la vittoria davvero si è inchinata davanti alla sua determinazione e gli ostacoli che ha dovuto affrontare sono ben più duri di quelli immaginati. Non credo che tante persone dopo un incidente pericoloso come quello che ha avuto in Arizona (Paola è stata investita da un auto, la caduta le ha fratturato una vertebra cervicale), avrebbero deciso di rimettersi in sella e di finire il percorso. Il vero potenziale umano dell’impresa di Paola si è manifestato proprio quando ha superato la paura e ha deciso di non mollare.» (F. Zanotti)


Insieme a “Dieci dita”, sono nati dei satelliti, delle canzoni che raccontano il viaggio con gli occhi di chi, come Fabrizio e tanti altri, non era fisicamente lì sulla bicicletta, ma si è preparato, ha atteso e ci ha creduto. Questo progetto, frutto della collaborazione con il produttore Enrico Caruso, è sicuramente diverso dalle sue produzioni precedenti, ha sonorità sfacciatamente pop ed un animo molto più leggero. C’è l’idea di voler raccontare una bella storia, di una crisi che diventa opportunità di sognare, di far vedere che, al di là delle nostre vite scandite dai ritmi di ogni giorno, tutti noi abbiamo delle potenzialità meravigliose da scartare ed assaggiare, come delle caramelle…

Un’altra particolarità di questo progetto è il libretto all’interno del cd che in realtà è un piccolo poster con le illustrazioni di Monica Menenghin, artista di Centonove e Dintorni, fucina creativa del Consorzio In.Re.Te. di Ivrea (TO). “Centonove e dintorni” da anni si occupa di accoglienza e inclusione sociale di persone con disabilità.


BIO
Piemontese di nascita ma pugliese d’origine, la sua esperienza artistica comincia nel ’91 con il duo folk Fabry & Banny, nato dal sodalizio artistico con Ernesto De Martino. Nel ’96 sono ospiti nella trasmissione “Segnali di fumo” condotta da Paola Maugeri in onda su Videomusic, per promuovere l’album “Country Party” appena uscito. Grazie ai numerosissimi live in Italia, Francia e Svizzera, aprono i concerti di Mauro Pagani, Yo Yo Mundi e Tazenda. L’evoluzione del duo porta alla nascita della band Stazione Marconi nel ’97, che suona una miscela di rock elettro-acustico. L’attività live è tra le prerogative della band che realizza un fitto numero di concerti nelle piazze d’Italia, partecipando anche a festival e rassegne. Nello stesso tempo, diversi incontri e confronti con Massimo Bubola, compositore di noti brani italiani, aiutano Fabrizio a sviluppare la sua poetica come autore. “Viaggiatori” è l’unico album di Stazione Marconi, scritto da lui e uscito nel ’99.
Matura però il desiderio di esplorare nuove strade e nel 2003 nasce un nuovo progetto, Foce Carmosina, frutto della collaborazione con Lino Ricco ed ispirato al cinema. Realizza il filmconcerto “Sacco e Vanzetti, canzoni d’amore e libertà”, approda al Teatro Sistina, a Rai Cinema e al Festival Nazionale de l’Unità di Genova. Conosce il regista del film che lo ha folgorato, Giuliano Montaldo e con lui gira il video dello spettacolo che viene pubblicato dal quotidiano “L’Unità” .
Nel 2007 il filmconcerto è trasmesso in diretta su Rai Radio3 dal Teatro Toselli di Cuneo e proiettato alla IX edizione del “Festival Internacional de Derechos Humanos” di Buenos Aires.
Nel 2005 scrive “Poco di buono”, canzone dedicata alla Resistenza e cantata insieme a Claudio Lolli.
Nel 2007 muove i suoi primi passi da solista: pubblica “Il ragno nella stanza” (Storie di note), album ricco di omaggi ai suoi maestri come Lolli e De André, per il quale sarà invitato alla International Cooperation for Memory, di Srebreniça (Bosnia).
Nel 2010 esce, ben accolto dalla critica, “Pensieri corti” (Storie di note) un concept-album sulla vita contemporanea, nel quale inizia ad emergere il suo stile ironico e romantico al tempo stesso. Con questo progetto collabora con Libera contro le Mafie.
Nel 2011 vince la prima edizione del “Concorso Nazionale di Musica e Poesia Giuseppe Moretti”, ideato da Dacia Maraini.
Sarò Libero!” (Fabrika Musika/Primigenia 2012) è il titolo dell’album dal vivo realizzato in occasione del 25 aprile. Tornano le sperimentazioni e nello spettacolo le canzoni si intrecciano con discorsi storici di Calamandrei. Ieri e oggi si fondono.
Dal 2013 con “Canzoni d’amore e libertà”, concerto di brani che attraversano la sua storia, Fabrizio si fa conoscere in Svizzera e Germania. Il 28 giugno 2014 sale sul palco del Revierpark Wischlingen di Dortmund come ospite del celebre cantautore tedesco
Konstantin Wecker. Questo dicembre è uscito il nuovo Ep “Dieci dita”, ispirato all’impresa “Keep Brave” di Paola Gianotti, rientrata dal suo giro del mondo in bicicletta il 30 novembre 2014, vittoriosa del nuovo Guinness Record mondiale.


Youtube: https://www.youtube.com/user/zanotajiCOMUNICATO STAMPA

FABRIZIO ZANOTTI: DIECI DITA è il suo singolo che ha fatto da colonna sonora a un Guinness dei Primati
L’idea ritmica del brano ricalca una pedalata irriverente, schietta, gioiosa, come quella affrontata da Paola Gianotti che con la sua impresa KEEP BRAVE il 30 novembre 2014 ha stabilito il nuovo Guinness dei primati facendo il giro del mondo in bici!

«Nei primi mesi del 2014, mi trovo con una mia amica che mi racconta l’ennesima storia di fallimento lavorativo. Anche lei aveva dovuto chiudere la sua società per via della crisi. Qualcosa nei suoi occhi e nelle sue parole però, era molto diverso, mi dice che ha deciso di sfidarsi in un’impresa pazza e gigantesca: fare il giro del mondo in bicicletta. Un modo per rilanciare che apparentemente non ha connessioni col lavoro, ma in fondo alla pancia so che non è così. Sfidarsi in qualcosa di enorme proprio quando ci si sente piccoli è decidere di avere un futuro, anzi, di andare a prenderselo, il proprio futuro. Niente lamentele, né rimpianti, solo organizzarsi e prepararsi a partire. Quell’amica è Paola Gianotti che il 30 novembre ha vinto la sua sfida e il Guinness dei Primati pedalando 29.430 km in 144 giorni e 25 paesi.
Prima dei racconti di Paola stavo lavorando ai brani del nuovo album, ma questa storia mi ha talmente rapito che non ho più saputo scrivere altro. La prima bozza di “Dieci dita” è nata a marzo, volevo un ritmo incalzante, che non molla mai, così come lo slogan che lei spesso mi ripeteva quando ci vedevamo: “Keep brave”. M’immagino i piedi che come due stantuffi di una locomotiva spingono in fondo a quei 215 km ogni giorno. E alla fine sono anch’io lì sopra, la sua bicicletta è diventata un tandem e nasce anche un videoclip “al brucio”, proprio prima che lei parta ( https://www.youtube.com/watch?v=Ve1phCK6cq4 ).

Durante il suo viaggio accadono molte cose, che se prima erano solo parte di un gioco poetico della canzone, ora invece sono diventate realtà. Innanzitutto la vittoria davvero si è inchinata davanti alla sua determinazione e gli ostacoli che ha dovuto affrontare sono ben più duri di quelli immaginati. Non credo che tante persone dopo un incidente pericoloso come quello che ha avuto in Arizona (Paola è stata investita da un auto, la caduta le ha fratturato una vertebra cervicale), avrebbero deciso di rimettersi in sella e di finire il percorso. Il vero potenziale umano dell’impresa di Paola si è manifestato proprio quando ha superato la paura e ha deciso di non mollare.» (F. Zanotti)


Insieme a “Dieci dita”, sono nati dei satelliti, delle canzoni che raccontano il viaggio con gli occhi di chi, come Fabrizio e tanti altri, non era fisicamente lì sulla bicicletta, ma si è preparato, ha atteso e ci ha creduto. Questo progetto, frutto della collaborazione con il produttore Enrico Caruso, è sicuramente diverso dalle sue produzioni precedenti, ha sonorità sfacciatamente pop ed un animo molto più leggero. C’è l’idea di voler raccontare una bella storia, di una crisi che diventa opportunità di sognare, di far vedere che, al di là delle nostre vite scandite dai ritmi di ogni giorno, tutti noi abbiamo delle potenzialità meravigliose da scartare ed assaggiare, come delle caramelle…

Un’altra particolarità di questo progetto è il libretto all’interno del cd che in realtà è un piccolo poster con le illustrazioni di Monica Menenghin, artista di Centonove e Dintorni, fucina creativa del Consorzio In.Re.Te. di Ivrea (TO). “Centonove e dintorni” da anni si occupa di accoglienza e inclusione sociale di persone con disabilità.


BIO
Piemontese di nascita ma pugliese d’origine, la sua esperienza artistica comincia nel ’91 con il duo folk Fabry & Banny, nato dal sodalizio artistico con Ernesto De Martino. Nel ’96 sono ospiti nella trasmissione “Segnali di fumo” condotta da Paola Maugeri in onda su Videomusic, per promuovere l’album “Country Party” appena uscito. Grazie ai numerosissimi live in Italia, Francia e Svizzera, aprono i concerti di Mauro Pagani, Yo Yo Mundi e Tazenda. L’evoluzione del duo porta alla nascita della band Stazione Marconi nel ’97, che suona una miscela di rock elettro-acustico. L’attività live è tra le prerogative della band che realizza un fitto numero di concerti nelle piazze d’Italia, partecipando anche a festival e rassegne. Nello stesso tempo, diversi incontri e confronti con Massimo Bubola, compositore di noti brani italiani, aiutano Fabrizio a sviluppare la sua poetica come autore. “Viaggiatori” è l’unico album di Stazione Marconi, scritto da lui e uscito nel ’99.
Matura però il desiderio di esplorare nuove strade e nel 2003 nasce un nuovo progetto, Foce Carmosina, frutto della collaborazione con Lino Ricco ed ispirato al cinema. Realizza il filmconcerto “Sacco e Vanzetti, canzoni d’amore e libertà”, approda al Teatro Sistina, a Rai Cinema e al Festival Nazionale de l’Unità di Genova. Conosce il regista del film che lo ha folgorato, Giuliano Montaldo e con lui gira il video dello spettacolo che viene pubblicato dal quotidiano “L’Unità” .
Nel 2007 il filmconcerto è trasmesso in diretta su Rai Radio3 dal Teatro Toselli di Cuneo e proiettato alla IX edizione del “Festival Internacional de Derechos Humanos” di Buenos Aires.
Nel 2005 scrive “Poco di buono”, canzone dedicata alla Resistenza e cantata insieme a Claudio Lolli.
Nel 2007 muove i suoi primi passi da solista: pubblica “Il ragno nella stanza” (Storie di note), album ricco di omaggi ai suoi maestri come Lolli e De André, per il quale sarà invitato alla International Cooperation for Memory, di Srebreniça (Bosnia).
Nel 2010 esce, ben accolto dalla critica, “Pensieri corti” (Storie di note) un concept-album sulla vita contemporanea, nel quale inizia ad emergere il suo stile ironico e romantico al tempo stesso. Con questo progetto collabora con Libera contro le Mafie.
Nel 2011 vince la prima edizione del “Concorso Nazionale di Musica e Poesia Giuseppe Moretti”, ideato da Dacia Maraini.
Sarò Libero!” (Fabrika Musika/Primigenia 2012) è il titolo dell’album dal vivo realizzato in occasione del 25 aprile. Tornano le sperimentazioni e nello spettacolo le canzoni si intrecciano con discorsi storici di Calamandrei. Ieri e oggi si fondono.
Dal 2013 con “Canzoni d’amore e libertà”, concerto di brani che attraversano la sua storia, Fabrizio si fa conoscere in Svizzera e Germania. Il 28 giugno 2014 sale sul palco del Revierpark Wischlingen di Dortmund come ospite del celebre cantautore tedesco
Konstantin Wecker. Questo dicembre è uscito il nuovo Ep “Dieci dita”, ispirato all’impresa “Keep Brave” di Paola Gianotti, rientrata dal suo giro del mondo in bicicletta il 30 novembre 2014, vittoriosa del nuovo Guinness Record mondiale.

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